CHIRURGIA FLEBOLOGICA

Safenectomia per crossectomia e stripping

La chirurgia venosa nasce all’inizio del secolo scorso ed ancora oggi è praticata anche se solo raramente ed in casi molto particolari. E’ passata attraverso varie tappe: dalla safenectomia totale e radicale in anestesia generale e ricovero di una settimana degli anni ’60 alla chirurgia mirata della crossectomia e stripping corto per invaginazione in anestesia locale ed ambulatoriale del 2000 quando le metodiche endovascolari più delicate, miniinvasive e comunque di pari se non miglior risultato hanno segnato il suo lento declino.

Chirurgia delle recidive

La chirurgia della giunzione safeno femorale ha rappresentato il primo tempo chirurgico della safenectomia per più di un secolo con un tasso di recidive alto ( 20-50%) per la mancata chiusura della vena safena vicino alla vena femorale. La persistenza di un moncone di vene safena rappresenta probabilmente la fonte maggiore di recidive inguinali ed il suo trattamento è tuttora oggetto di discussione. Le varie metodiche testate ( scleroterapia liquida o con schiuma, laser, chirurgia diretta ) non danno risultati soddisfacenti ( solo 60-80%) ed il metodo con accesso laterale secondo A.K.Li rappresenta la scelta più sicura.

Chirurgia Endovascolare dei reflussi safenici (laser, radiofrequenza, Moca, colle, vapore, SFALT)

Le metodiche endovascolari iniziano nel 1999, sono attualmente molto numerose, ma quelle più sperimentate e con un periodo di osservazione di ormai più di quindici anni sono: il laser e la radiofrequenza denominati trattamenti termici in quanto agiscono all’interno della vena creando intenso calore. Rappresentano l’evoluzione moderna della ormai obsoleta chirurgia “open” e sono raccomandate dalle Linee Guida Nazionali e Mondiali come prima scelta nel trattamento dell’insufficienza venosa cronica superficiale. Il laser agisce per mezzo di una fibra di 400-600 micron che viene inserita nella vena safena all’altezza del ginocchio sotto guida ecografica e guidata fino all’inguine. Ritirando la fibra la luce laser che viene emessa sviluppa energia- calore che chiude in modo sicuro e veloce la vena nel tratto predeterminato. Viene apprezzato per la mancanza di ferite chirurgiche per la sua semplicità e mininvasività.